Dopo un’accurata analisi delle gare genovesi…Passiamo ad analizzare il contorno! Cosa fondamentale e bellissima che rende l’atletica ancora più interessante…Bella sorpresa trovare domenica mattina Alle Guazzi, che anche se non aveva la benché minima intenzione di calzare le chiodate, ci ha onorato della sua compagnia. Chi invece ha calzato le chiodate sul nuovo rettilineo di Genova, sono state due amiche “conine” Doris e Rita, le quali,nonostante l’impegno della finale sui 60mt piani, hanno reso, col sottoscritto ed il Guazzi, una domenica perfetta…
Non è bastata una gestione impeccabile post infortunio per mettermi dietro a blocchi in perfette condizioni… il tallone faceva ancora male e non riuscivo ad essere libero, a spingere di seconda come dovevo, sbagliando completamente il primo ostacolo… ho concluso con la peggiore gara dell’anno… 8″60! Tempo che nel lontano 2002, quando ero ancora allievo, mi ha permesso di cogliere una bella finale ai campionati italiani giovanili contro i colleghi junior.
Questo intervento non vuole né accusare, né commiserare nessuno. Una cosa è certa, domenica la finale dei 60 metri piani maschili è stata privata di uno dei suoi grandi protagonisti. Ancora una volta la sfortuna, quella vera e non quella voluta, ha fatto si che Roberto perdesse l’ennesima bella occasione.
Oggi ultimo giorno di allenamento per tutto il gruppo capitanato da coach Roberto Bonomi prima della trasferta genovese. Sono bello carico e pronto nonostante i problemi avuti in questa ultima settimana, a causa della brutta caduta in gara ad Ancona lo scorso giovedì. Il violento impatto sulla pista ha fatto si che l’ematoma al tallone, il quale aveva già pregiudicato l’avvio di stagione, si riacutizzasse. Stop forzato per tutto il week-end, con l’impossibilità di gareggiare ancora una volta prima dell’appuntamento clou. Il rammarico più grande è però aver letteralmente buttato una gara che si sarebbe sicuramente conclusa sotto gli 8”30. Spero che la pista di Genova non sia così “cattiva” come tanti dicono e mi permetta di esprimere tutto quello che valgo.