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Pezzi storici che richiamano l’alienante vita lavorativa metropolitana che oltre a far ridere fanno anche riflettere…
Per arrivare a timbrare il cartellino d’entrata alle 8.30 precise, Fantozzi, 16 anni fa, cominciò col mettere la sveglia alle 6 e un quarto.
Oggi, a forza di esperimenti e perfezionamenti continui, è arrivato a metterla alle 7.51… vale a dire al limite delle possibiltà umane.
Tutto è calcolato sul filo dei secondi:
5 secondi per riprendere conoscenza;
4 secondi per superare il quotidiano impatto con la vista della moglie; più 6 per chiedersi -come sempre senza risposta- cosa mai lo spinse un giorno a sposare quella specie di curioso animale domestico;
3 secondi per bere il maledetto caffè della signora Pina: 3000 GRADI FAHRENHEIT!!!
Dagli 8 ai 10 secondi per stemperare la lingua rovente sotto il rubinetto;
2 secondi e 1/2 per il bacino a sua figlia Mariangela;
Caffelatte con pettinata incorporata;
Spazzolata dentifricio mentolato su sapore caffè, provocante funzioni fisiologiche che può così espletare nel tempo di valore europeo di 6 secondi netti;
Ha ancora un patrimonio di 3 minuti per vestirsi e correre alla fermata del suo autobus che passa alle 8.01
Tutto questo naturalmente salvo tragici imprevisti…
DEDICO QUESTO PEZZO AD ALBERTO…VEDIAMO SE COMPRENDI…
Questa è stata davvero una sciccheria!!!Bellissima…la più bella di tutte…
LA PUNTATA DI IERI
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Secondo solo al mitico Carl Lewis ,a livello indoor, Sebastian Bayer, il giorno della festa delle donne, aveva staccato tutti già con la misura di 8.29 ma, all’ultimo salto ha infilato il rettilineo di rincorsa come un missile, ha staccato e poi si è limitato a veleggiare senza troppi “virtuosismi “.
E’ bastato solo il caro vecchio “hang” con le gambe raccolte, prima di atterrare ad una misura astronomica che fatta al coperto fa veramente impressione, anche se anche all’ aperto, a dire il vero, non si registrava da tempo. Niente passi in volo, nessuna strana convulsione in aria, come altri atleti fanno, ma solo un semplice veleggiato; un salto di una semplicità e naturalezza disarmante.
Per il ventitreenne ragazzo di Aachen (Aquisgrana) si tratta di record europeo al coperto, grandissima impresa se consideriamo la sua giovane età e che veniva da una doppia frattura al piede con interessamento dei legamenti. Il giovane tedesco ha compiuto il primato nel primato perché il suo personal best,fatto registrare alcuni giorni prima, era di 8.17 e quindi in un sol colpo si è migliorato di più di mezzo metro.
Un’impresa simile era riuscita solo a Beamon. Insomma, il panorama mondiale del salto in lungo ha trovato un altro protagonista, un altro ostico avversario per il nostro Andrew Howe che sicuramente raccoglierà il guanto di sfida e replicherà. Good luck Andrew!
LA PUNTATA SCORSA e a BREVE ANCHE IL MANCANTE ATTO VII
SOLO PRIMA PARTE CAUSA PROBLEMI TECNICI
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