Anche io faccio parte della categoria delle persone che hanno buttato trenta euro per l’acquisto di questo magico bracciale che di magico poco ha oltre ad un bell’adesivo metallico nel suo cuore. L’efficacia è totalmente zero… magari l’effetto placebo no… ma non credete che grazie a quello farete qualcosa. Chiropratici ed altri strumenti spilla soldi sono solo il rifugio di qualche disperato che non sa più che pesci prendere e qualcuno se ne approfitta. Allenatevi ragazzi, allenatevi bene e poco e lasciate perdere tutto il resto.
Nel 1992 Young vinse il suo primo titolo di Campione Nazionale degli Stati Uniti, arrivando ai Giochi olimpici di Barcellona imbattuto. Qui vinse la medaglia d’oro nei 400 metri ostacoli stabilendo il nuovo record del mondo (precedentemente appartenuto a Edwin Moses) con il tempo di 46,78 secondi, record tuttora imbattuto e che fa di Kevin Young l’unico atleta di sempre ad aver corso i 400 metri ostacoli in meno di 47 secondi. Il video si commenta da solo… Un passo ogni mezz’ora
incorporato da Embedded Video
The traditional training approach has been to progress speed athletes from slower, aerobic work through to anaerobic speed work as the season progresses. But John Shepherd argues that this methodology is outdated and that convention should be turned on its head
Until quite recently, the prevailing methodology in sprint athlete training has used a ‘long to short’ training approach. Basically, for this periodisation model, the sprinter performs slower aerobic and anaerobic work at the beginning of the training year and then progresses to faster and faster anaerobic work as the season approaches and in-season. Intensity is increased, training volume reduced, and specificity of training increasing accordingly. Leggi l’intero articolo »