Dopo l’esclusione per 170 punti della squadra maschile della CARIRI che si è vista relegata al 14 posto e quindi esclusa dalle 12 finaliste, a Pescara celebrando un bel sesto posto delle CARIRIne c’ero…
Mi sarebbe davvero troppo piaciuto rivivere come lo scorso anno le stesse emozioni di questa competizione che mi fece correre mezza curva con l’indice al cielo dopo aver agguantato un podio…Peccato…una pista tutta azzurra come quella di Cagliari ma non in colato, bensì nello stesso materiale di Pechino dove ThunderBolt ci ha fatto sognare, un venticello stabile e a favore per tutti e due i giorni, mescolato ad un primo vero caldo non afoso…Condizioni perfette per dare una ritoccatina ai tempi che mi hanno reso l’uomo più felice del mondo, stabiliti nella prima fase dei campionati di società a Rieti. Personale nei 110 hs e lasciapassare senza troppi problemi per l’arena di Milano nei 400hs. A Pescara si correva e forte. In più c’ero io che mi sentivo in perfette condizioni. Un binomio essenziale questo nel mondo dell’atletica. Le fatiche di Quirico e Speranza in particolare e di tutti gli uomini rosso blu, non sono bastate a sopperire ad una 4×100 da ripetere e ad un mezzofondo che mancava dei protagonisti. Le occasioni perse non si ripetono, soprattutto quando stai bene ma comunque si traggono sempre preziosi insegnamenti…ed il saperli estrapolare e farne tesoro è la cosa più importante… Tra le ultime fatiche di Analisi II e allenamenti pre Lignano vi auguro una buona serata.
Top Challenge
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