Ripercorrendo i meandri della mia mente ho ritirato fuori tutte quelle leggende scientifiche che animavano gli scienziati d’altri tempi…
Primi fra tutti i fuochi fatui che non sono quelli “come se fosse antani per lei” come diceva Tognazzi in Amici Miei Atto II. In passato le famose fiammelle blu che uscivano dal terreno in luoghi mistici come cimiteri, paludi, stagni e brughiere non erano altro che anime o spiriti danzanti dei trapassati. Ora è dimostrato invece che vengono originati dalla combustione del metano e del fosfano dovuta alla decomposizione di resti organici dei quali i luoghi sovra elencati sono ricchissimi.
Proseguiamo con la celeberrima teoria del flogisto. Il flogisto era un misterioso elemento chimico che permetteva alle sostanze di bruciare per cui ogni materiale infiammabile conteneva flogisto. Il fuoco rappresentava il rapido passaggio del flogisto all’esterno della sostanza che lo conteneva. Questa era solo in realtà un’effimera base alchimistica alla successiva legge di conservazione della massa di Lavoisier che spiegava combustioni e ossidazioni.
La generazione spontanea è un altro pezzo forte fino a che Charles Darwin, Louis Pasteur e Francesco Redi la smentirono. Si perché fino al 1600 si era certi che i topi potessero nascere da stracci sporchi misti a grano. Questi topi, nati già adulti, maschi e femmine, erano in grado di accoppiarsi successivamente e riprodurre altri topi. Le anatre o gli uccelli nei corsi d’acqua uscivano invece da grandi fiori. I bigattini e formiche nascevano dalla carne in putrefazione.
Per concludere parliamo di unicorni, draghi e uccelli con una zampa sola. Le chimere infatti erano presenti fino alla fine del 1800 in numerosi e dotti libri di biologia dove addirittura era descritta l’anatomia di codesti animali…L’unicorno era piuttosto singolare…
Pensate quante stupidaggini andavano a raccontare ai bambini di quel tempo…e quante ce ne hanno raccontate a noi…
22 lug 2009 alle ore 17:07
Bellissima fra!!!