Qualche giorno fa mi è giunta una mail da parte di una persona che era capita per caso nel mio sito cercando un mio omonimo (stesso nome e stesso cognome). Sapevo della storia di un Francesco Filipponi grande campione di lotta greco romana negli anni 70, ma sono rimasto stupito quando ho appreso che Annamaria è sua nipote. La “nipotina” preferita che lo accompagnava negli allenamenti di pesistica! Beh certi incontri non possono che farti piacere e attendo qualche info in più sul lottatore per scrivere un bell’articolo. Sempre in merito a quelle piccole grandi cose che danno colore alla giornata, è stato bellissimo ricevere i complimenti da parte di Alessandro Tedeschini, redattore di Autocollezioni, per il sito, l’articolo e lo spirito d’iniziativa.
Intanto in concomitanza con la conclusione del secondo trimestre universitario ho esordito insieme a Mario Nobili, mio grande compagno di squadra, in una gara test al Quercia d’Oro a Rovereto. Correre un 400 dopo soli trenta minuti di recupero dai 100 era davvero quello che ci voleva prima dell’appuntamento clou fissato per il 17 e 18 maggio a Rieti, dove si disputeranno i Campionati Regionali di Società. Quest’anno mi vedrete da subito schierato anche sugli ostacoli alti oltre che nell’immancabile giro della morte con barriere a 35 metri.
Lo spettacolo di sicuro non mancherà dato che verranno organizzate serie extra nelle quali potranno partecipare anche gli atleti fuori regione e delle società militari.
Concludo ringraziando internet, diventato ormai mezzo di comunicazione universale, che ci fa fare incontri così belli e ci fa spiare ormai anche il reddito del vicino.
07 mag 2008 alle ore 20:51
per quanto riguarda il reddito…ringrazia l’amici tua…comunista!falso predicatore come qualcun’altro!!
08 mag 2008 alle ore 13:22
Caro Marc hai scritto questo commento in un “momento di ordinaria follia”! Con il tuo solito sorrisino e scherzando come sempre fai! In ogni caso, per chi non sapesse, è scritto ben chiaro nello spirito del sito di non cadere in affermazioni qualunquiste e in polemiche che non portano a nulla. Mi definisco un apolitico identificando la classe dirigente italiana come una casta di privilegiati i quali fanno il buono ed il cattivo tempo indipendentemente dalla bandiera che sventolano e dal governo in carica. Spero nell’utopia del raggiungimento del bene comune in una coalizione e sincritismo che purtroppo è ben lungi dalla situazione attuale. L’attuazione di tutto ciò richiederebbe un cambiamento radicale della politica italiana chiedendosi sopratutto il perché si fa…Questa è solo una mia opinione, che può essere giusta e sbagliata, scritta per risposta al commento; ma vorrei che in questo luogo non si cadesse in tali discorsi.